Sdegno, solidarietà, compassione, legalità.
Sono tutti termini che ricorrono nella parte più sensibile della società quando si affronta il tema dell'immigrazione, di solito contrapposte al cinismo opportunista e sprezzante delle componenti razziste ed egoiste della politica. Sono parole in comune con il pensiero di un credente, con una Chiesa che storicamente usa la misericordia e la carità per risolvere le diseguaglianze sociali.
Su queste parole d'ordine e messaggi si uniforma spesso il pensiero e l'azione di quella che potremmo definire genericamente “sinistra”, che spesso non ha saputo sviluppare pratiche e politiche peculiari.
Esistono però pratiche e visioni diverse, che non insistono solo sulla difesa e accoglienza di una umanità in difficoltà, ma credono nell'abolizione dei confini, sono convinte che lo sfruttamento di queste persone sia all'interno della logica capitalista più cinica. Che l'integrazione non sia la via migliore.
Ne parliamo con Pietro Massarotto, presidente del NAGA, storica associazione milanese che si occupa dell'assistenza medica e legale dei migranti, laica e al di fuori da logiche consociativiste con le amministrazioni. E con alcuni/e compagni/e che hanno seguito il movimento no-border.
Insieme a loro, con il contributo di chi vorrà essere presente, scopriremo come si può agire e prospettare.