Care socie e soci, anche questo settembre, puntuali come tutti gli anni (da ormai 18!) abbiamo alzato la clèr e acceso l’insegna della Scighera che spunta nella nebbia della Bovisa.
Quest’anno ci siamo sentite un po' più coraggiose del solito, visto l’episodio spiacevole capitatoci prima della chiusura estiva e considerando il clima di intolleranza e disinteresse che caratterizza questo periodo storico.
A giugno infatti abbiamo trovato la serratura e l'ingresso del circolo ostruiti da un'amalgama di colla e sabbia: gesto intimidatorio o scherzo di pessimo gusto che fosse, palesemente ci invitava a non aprire.
Abbiamo denunciato l’accaduto e abbiamo proseguito imperterrite sentendo l’orgoglio di essere antirazziste, femministe, antifasciste e di attuare l’autogestione, le pratiche libertarie e mutualistiche, offrendo un palco ad artisti fuori dai circuiti della grande distribuzione.
E siamo ancora qui, nonostante ancora per due volte, dopo settembre, qualcuno abbia voluto farci sapere che non è gradita la nostra presenza.
La ripartenza in questi primi mesi ci ha viste impegnate tantissimo sia nell’organizzazione del lavoro volontario e autogestito sia nell’elaborazione della proposta culturale… restare aperte 7 giorni su 7 non è facile e non è da tutte, considerando che tenere in vita la Scighera ha un costo elevato: siamo un circolo che si autofinanzia, che cerca di tenere prezzi accessibili, ma che sostiene costi (affitto, utenze, tasse, manutenzione, attrezzature, materie prime di bar e osteria) in linea con quelli del mercato commerciale: come molti di voi sapranno solo per l’affitto spendiamo 4.000 € al mese.
Grazie all'impegno di tutte sono ripartite le nostre rassegne per l’anno in corso: Brume della Ribalta, il teatro che fa riflettere e sprona all’azione; Cose del Genere, incontri sui nuovi femminismi, identità nomadi e visioni queer; Rockabilly & Boogie Nights per scatenarsi sotto il palco, I martedì di improvvisazione teatrale, ScigheraInFolk e le sue serate per danzare con musica dal vivo.
A queste si affiancano poi i diversi eventi fuori rassegna: concerti per esplorare sonorità diverse, le presentazioni dei libri, gli incontri di approfondimento politico e attualità.
Per riaprire abbiamo dato fondo alle riserve economiche accantonate nella prima parte dell'anno e navighiamo a vista fiduciose che la stagione sia partecipata e il circolo frequentato; tuttavia ci siamo rese conto che alcune attrezzature necessitano di essere rinnovate, per poter garantire la qualità delle nostre proposte: per es. dovremmo sostituire alcuni faretti sul palco (così importanti per attori e musicisti) e vorremmo cambiare la macchina del ghiaccio che ci permetterebbe di ampliare l'offerta dei cocktail e di diminuire il consumo d’ acqua. Altri acquisti sempre meno dilazionabili sono un frigorifero e una macchina del caffè che ci piacerebbe poter offrire fresco e di buona qualità (oltre che giusto per chi lo produce!), senza piegarci alle cialde.
Possiamo farlo con il vostro aiuto e per questo vi chiediamo un sostegno economico extra: offrite 3 birre alla Scighera (che poi son 15€)!
Tu, io, noi, tutt*: fai una donazione. Ti terremo informata su come li spenderemo e ne faremo buon uso!
Questa è la lista delle attrezzature e degli interventi che desideriamo acquistare o pianificare, con i relativi costi stimati:
• Frigorifero armadio refrigerato professionale 2.070 €
• Macchina del caffè professionale 1.600 €
• Macchina del ghiaccio 610 €
• Budget rinnovazione osteria (sedie nuove, imbiancatura pareti, piante, sistemazione pavimento bar) 5.500 €
• Batteria per la backline del palco 100 €
• Sgabello pianoforte 100 €
• Otto led colorati per il palco 2.160 €
• Revisione impianto elettrico palco 4.960 €
• Casse monitor palco 900 €
È possibile donare tramite bonifico, carta o paypal cliccando qui
La donazione è detraibile. Per ricevere la ricevuta per detrazione fiscale mandare una email ad amministrazione@scighera.org con le seguenti informazioni:
- copia del pagamento
- nome e cognome
- codice fiscale
- indirizzo
Passaparola... e grazie!
NB. Riconosciamo e detestiamo il maschilismo patriarcale del linguaggio dominante, che declina sempre al maschile soggetti plurali misti, per non rendere difficoltosa la lettura abbiamo scelto di sostituire tali desinenze con il femminile plurale ma consideriamo ugualmente dignitose e rispettabili tutte le infinite declinazioni di genere che gli individui decidono di attribuirsi.