Cartoline dalla frontiera è un percorso fotografico che racconta attraverso immagini l’essenza e le mille sfaccettature della “Piazza del Mondo” di Trieste, punto di approdo della Rotta Balcanica, attraverso lo sguardo di un collettivo di fotografi che l’hanno testimoniata. Il collettivo – attualmente composto da Elisa Da Lio, Stefano Gili, Marioluca Bariona e Luca Greco – crede fermamente nel potere etico della fotografia, vista come mezzo per raccontare la realtà, aumentare la consapevolezza e stimolare la riflessione su alcuni temi sociali urgenti con il fine di ritrarre e dar voce agli ultimi, a coloro che, troppo spesso, voce non hanno.
Da Lio ha pubblicato lavori su Rai 1 - programma di Domenico Iannacone - che ci faccio qui, La Croix, Comune info, Fuori Binario; Greco collabora attivamente con Pressenza, Witness Journal e Melting Pot Europa; gli scatti di Bariona sono stati pubblicati su The Guardian, Washington Post, El País, Il Manifesto, Left, Witness Journal; Gili lavora prevalentemente con OnLus ed ONG.
Walter Benjamin, filosofo tedesco morto suicida a Port Bou nel 1940, pochi anni prima, nel 1936, scrive L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica. In questo testo, egli, di fronte alla ormai avvenuta estetizzazione della politica, pensa e propone la politicizzazione dell'arte. Questo processo e questa nuova definizione assegnano all'arte, in qualsiasi sua forma, il compito di svegliare le coscienze, di incrinare il tempo e lo spazio, di rompere il velo di Maya con cui il conformismo del capitalismo ha circondato ogni cosa. Forse, per parlare delle “cartoline dalla frontiera”, vale la pena partire da qui.
La genesi di questo progetto fotografico è rintracciabile, anche ma non solo, nell'importanza di mostrare il lato nascosto della luna, i volti e gli sguardi che il potere non vuole vengano mostrati. Come se l'oblio dagli occhi li cancellasse dalla vita.
Ed allora, qual è il ruolo sociale dell'arte in generale e della fotografia in particolare?
Quali sono le motivazioni per le quali è sempre più necessario fissare l'immagine di chi non viene quasi mai illuminato dalla luce?
Quali sono state le motivazioni che hanno promosso la creazione di un progetto collettivo?
Ed ancora, come si arriva dall'io al noi?
A questi interrogativi si proverà a dare risposta con Luca Greco e Marioluca Bariona in una chiacchierata con Andrea Perin e tutte le partecipanti.
O forse nasceranno altre domande. Per rispondere alle quali sarà, forse, necessario pensare ad altre cartoline di altre frontiere.
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